Nuovo DPCM: rischio quarantena e le regole per le Feste

Nuovo DPCM: rischio quarantena e le regole per le Feste

Dopo il DL con le limitazioni di Natale, il nuovo DPCM definisce le regole da seguire fino al 15 gennaio.  Le nuove regole sono entrate in vigore il 4 dicembre e ribadiscono la divisione dell’Italia in tre zone, rosse, arancioni e gialle, in base al livello di rischio contagio. Il DPCM  prevede restrizioni specifiche sugli spostamenti fra regioni e comuni, inasprendo per il periodo delle festività le normali regole delle zone gialle.

SPOSTAMENTI

Dunque, in base al dl 158/2020, dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti fra Regioni. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, 25 e 26 dicembre e primo gennaio, anche gli spostamenti fra Comuni, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità. E’ però sempre possibile il rientro nella propria abitazione purchè si tratti della prima casa (è vietato infatti spostarsi verso le seconde case).

La possibilità di tornare nella propria abitazione consente il riavvicinamento di familiari che magari lavorano in posti diversi e che quindi possono passare insieme le feste nella prima casa.

IL RIENTRO A CASA: rischio di quarantena per chi rientra dall’estero

L’obiettivo di fondo resta quello di impedire feste con troppe persone e, sebbene non siano state emanate norme di legge su cenoni, pranzi e festeggiamenti, è opportuno ricordare che bisogna evitare di ricevere in casa persone non conviventi.

Sono molti, infatti, i lavoratori che prestano manodopera lontano da casa e che potranno riabbracciare i propri cari per le Feste. Questa categoria di cittadini, nel caso in cui si esponesse al contagio, rischia di doversi sottoporre a quarantena, non potendo così rientrare sul posto di lavoro nei tempi stabiliti.

Il nostro consiglio è quello di valutare attentamente la propria posizione e, nel caso in cui si rientrasse dall’estero, di sottoporsi tempestivamente a tampone (le 48 ore prima del rientro in Italia).

Dal 10 dicembre al 15 gennaio chi arriva in Italia da uno dei 27 paesi dell’Unione Europea o da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Univo, Svizzera o principato di Monaco dovrà fare un tampone molecolare o antigenico nello Stato da cui proviene 48 ore prima dell’arrivo in Italia. Ma dal 21 dicembre al 6 gennaio le regole si restringono ancor di più e il solo tampone andrà bene solo se l’ingresso in Italia avviene per esigenze lavorative, di studio, di salute, di urgenza o per far ritorno alla propria residenza o al proprio domicilio.

COPRIFUOCO

Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il primo gennaio durerà fino alle 7 del mattino. Se, come si ritiene possibile, tutte le Regioni nelle ultime settimane dell’anno saranno gialle, ecco dunque che i bar e i ristoranti potranno restare aperti fino alle 18, come da attuali regole.

Infine, le regole per i negozi: centri commerciali resteranno chiusi nel fine settimana e nei giorni festivi a partire dal 21 dicembre; mentre i tradizionali negozi possono restare aperti al massimo fino alle 21 fino al 6 gennaio. Infine, la scuola: riaprirà soltanto dopo le Feste includendo anche le scuole superiori, che vedranno tuttavia gran parte della didattica svolta ancora a distanza.

 

 

 

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