IL CURRICULUM VITAE: come migliorarlo nell’era digitale

IL CURRICULUM VITAE: come migliorarlo nell’era digitale

Avete mai sentito parlare di ATS? Si tratta di programmi utilizzati per gestire elevati volumi di dati in poco tempo, analizzando i curriculum vitae ricevuti solitamente attraverso un form di contatto, e classificando le risposte ricevute. E’ una procedura rapida che permette alle aziende di sfruttare le potenzialità dei sistemi informatizzati, ma che consente anche al candidato di inviare il proprio cv velocemente. Tuttavia, ci sono anche risvolti negativi. Quali? Vediamoli insieme e cerchiamo di capire che accorgimenti prendere, per evitare di essere penalizzati – anziché agevolati – dalla tecnologia.

 

Il curriculum generico

Il c.v. generico può trasformarsi in un nemico quando si ha a che fare con i sistemi di reclutamento online. Può infatti accadere che i sistemi operino una ricerca tramite keywords in fase di screening, con un pessimo risultato per tutte quelle candidature che trascurano le specificità della ricerca. Il nostro consiglio è quindi d’ inserire delle parole chiave specifiche per ottenere un buon posizionamento nella selezione. Potrebbe infatti essere utile individuare alcuni termini presenti nel titolo dell’annuncio, o nella job description, per riproporli in modo naturale nel testo del proprio curricula. E’ un primo passo per far emergere il proprio c.v., ma se ne possono fare altri.

 

Personalizzare la candidatura

Ogni azienda ha una storia, una cultura aziendale e delle peculiarità. Perché trascurarle? Quando prepari la tua candidatura, visita il sito internet dell’azienda e leggi attentamente la sezione “chi siamo”. In questo modo, sarà più facile inserire alcuni dettagli mirati nel tuo curriculum vitae. Chi lo leggerà avrà l’impressione di ricevere una comunicazione specifica e destinata a lui soltanto. Per personalizzare la propria candidatura, può essere utile anche modulare le sezioni del proprio c.v. a seconda della posizione richiesta. Infatti, potrebbe essere necessario riscrivere intere parti così che collimino maggiormente alla descrizione del lavoro per cui ci si candida, ottimizzando le parole chiave e mettendo in risalto gli aspetti più aderenti alla job description.

 

La cura dei dettagli

Quando si scrive il proprio c.v. si deve prestare molta attenzione ai dettagli. Tra questi, la forma e l’ortografia rivestono un ruolo di enorme importanza che aumenta quando la selezione è svolta con un sistema di tracciamento automatico. Infatti, se un recruiter può sorvolare su una svista, per una macchina ciò non accade. Un altro elemento di penalizzazione sono le abbreviazioni: è opportuno abbreviare i termini solamente se anche nell’annuncio di lavoro lo sono. Infine, conviene mantenere una formattazione standard evitando bordi colorati, caratteri decorativi, colonne, riquadri o tabelle; e nominare le sezioni del c.v. secondo i modelli più comuni, come istruzione, esperienza lavorativa e competenze. Un sistema ATS potrebbe infatti non riconoscere una formattazione differente, che dovrebbe rispettare anche la dimensione del carattere standard (undici o dodici) ed un classico font come l’Arial o il Times New Roman.

Un sistema automatico può essere facilmente confuso dalla formattazione di un testo. Meglio mantenere dunque il più possibile la semplicità attenendosi ad un curriculum standard, un carattere di dimensione undici o dodici, un font classico come il Times New Roman o l’Arial e un formato di file .pdf o .doc. È inoltre consigliabile evitare bordi colorati, caratteri decorativi, colonne, colori diversi dal nero, intestazioni, linee, modelli, note a piè di pagina, ombreggiature, riquadri, simboli o tabelle.

Commettere questi errori può precludere l’accesso alle query di ricerca. In altre parole, si viene automaticamente esclusi dalla selezione. Ricordarsi di controllare con attenzione il proprio curriculum è dunque fondamentale, anche quando si ha a che fare con una selezione “manuale”.

 

La Web Reputation

Quando parliamo di Web Reputation ci riferiamo a tutto ciò che riguarda la propria presenza nella rete, inclusi i social network.  Le informazioni personali sono oggi a disposizione degli utenti, inclusi i recruiter, che potrebbero visitare il tuo profilo. Dare un’immagine professionale di se, partendo dalla foto del profilo, riveste oggi molta importanza. Tra i social network, Linkedin è certamente quello più utilizzato in ambito professionale. Quando ci si candida per una posizione lavorativa, occorre quindi ricordarsi di aggiornarlo e di curare i propri profili social assicurandosi che non trasmettano informazioni inopportune. Anche la scelta del proprio indirizzo email potrebbe influenzare la selezione. Considera l’idea di aprire una nuova casella di posta elettronica, se il tuo indirizzo abituale non è professionale.

Infine, è bene ricordarsi di: completare tutti i campi delle applicazioni online, anche quelli non obbligatori, poiché a volte potrebbero essere utilizzati come filtri di sistema; curare i propri profili social ed assicurarsi che siano abbastanza professionali; usare sistemi come Daxtra o Resunate per controllare se il curriculum rispetta gli standard ATS.

 

 

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